Il Decreto Concorrenza ha introdotto modifiche sostanziali al quadro normativo delle startup innovative in Italia, con l’obiettivo di rafforzare l’ecosistema dell’innovazione e orientare gli incentivi verso le imprese più promettenti.

Requisiti di Permanenza e Selezione

La durata di permanenza nel registro speciale delle startup innovative è stata estesa da tre a cinque anni, con possibilità di ulteriori proroghe fino a nove anni. Per accedere a questi periodi prolungati, le imprese devono soddisfare criteri specifici, tra cui:

  • Incremento delle spese in ricerca e sviluppo, almeno pari al 25% dei costi totali.
  • Stipula di contratti con pubbliche amministrazioni.
  • Ottenimento di brevetti.

Tuttavia, l’implementazione di alcuni di questi requisiti potrebbe presentare difficoltà operative, richiedendo chiarimenti normativi.

Incentivi Fiscali e Limiti “de minimis”

Le agevolazioni fiscali sono state potenziate, con un incremento della detrazione “de minimis” dal 50% al 65% per i primi tre anni di iscrizione delle startup innovative nel registro. È importante notare che, a partire dal 2025, tale beneficio è riservato esclusivamente alle startup innovative, escludendo le PMI innovative. Dal quarto anno, la detrazione scende nuovamente al 50%, introducendo una discontinuità che potrebbe influire sulle strategie finanziarie delle imprese in fase di maturazione.

Strumenti Finanziari e Trattamento Fiscale

Il trattamento fiscale degli strumenti finanziari come i SAFE (Simple Agreement for Future Equity) è stato oggetto di revisione. La detrazione fiscale si applica non al momento dell’investimento tramite SAFE, ma al momento della conversione in capitale sociale. Questa distinzione potrebbe influire sulla tempistica e sulla pianificazione fiscale delle operazioni di investimento.

Incentivi per Investitori Istituzionali

Il Decreto prevede che Casse di Previdenza e Fondi Pensione destinino una percentuale minima dei loro investimenti a Fondi di Venture Capital. Questo orientamento mira a canalizzare risorse verso startup e PMI innovative, potenziando l’ecosistema imprenditoriale nazionale. Tuttavia, l’assenza di vincoli territoriali potrebbe portare a investimenti in fondi esteri, riducendo l’impatto diretto sull’innovazione italiana.

Liquidazione delle Startup e Conservazione delle Agevolazioni

Sono state introdotte disposizioni per evitare la decadenza delle agevolazioni fiscali in caso di liquidazione della startup per cause indipendenti dalla volontà del contribuente. Tuttavia, la mancanza di una definizione precisa di “cause indipendenti” potrebbe generare incertezze interpretative, specialmente in situazioni complesse come riorganizzazioni societarie o trasferimenti di partecipazioni.

Ruolo degli Incubatori Certificati

La riforma amplia la definizione di incubatori certificati, includendo acceleratori e venture builder. Questa estensione riconosce la diversità dell’ecosistema imprenditoriale attuale, ma solleva interrogativi riguardo all’accesso a determinate agevolazioni precedentemente riservate agli incubatori tradizionali.

In sintesi, le modifiche introdotte dal Decreto Concorrenza rappresentano un tentativo di concentrare le risorse su startup e PMI innovative con elevato potenziale di crescita. Tuttavia, l’efficacia di queste misure dipenderà dalla chiarezza delle disposizioni attuative e dalla capacità del sistema imprenditoriale di adattarsi alle nuove normative.

Fonti: MIMIT